È in corso l'ennesima campagna di false comunicazioni a nome dell’Agenzia delle Entrate, questa volta riguardanti la richiesta di pagare imposte per poter recuperare fondi, dove il malcapitato viene indotto con l'inganno a versare fondi per fantomatici investimenti. Successivamente, gli viene richiesto di versare delle imposte al fine di ottenerne la parziale restituzione; in questa seconda fase della truffa, viene inviato un falso documento contenente il logo dell’Agenzia delle Entrate e una firma contraffatta a nome del Direttore di un ufficio dell’Agenzia, anche realmente esistente. Clicca qui per un esempio.
L'Agenzia Entrate, come di consueto, raccomanda di prestare la massima attenzione in caso si ricevessero email con allegato di questo tipo, di non ricontattare in alcun modo il mittente e di non dare seguito alle richieste di versamenti di somme di denaro per investimenti o per imposte da essi derivanti.
E' sempre disponibile, sul sito dell'Agenzia Entrate, la sezione “Focus sul phishing”, in caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia. In alternativa, ci si può rivolgere ai contatti reperibili sul portale istituzionale o direttamente all’Ufficio territorialmente competente.
Ricorsi per decadenza dei termini: avviso di accertamento e cartella di pagamento
Due modelli di ricorso utili a eccepire la decadenza del potere impositivo e di riscossione dell’amministrazione finanziaria, nei casi di notifica tardiva di avvisi di accertamento e cartelle di pagamento, anche alla luce della normativa emergenziale COVID-19.
Ricorso avverso cartella di pagamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
Nell’interpretazione degli enti di riscossione, dalla lettura combinata della normativa emergenziale da Covid-19, con riferimento ai termini di prescrizione e decadenza, l’agente avrebbe la possibilità di procedere legittimamente alla notifica dei ruoli affidati beneficiando della proroga per tutti i carichi il cui decorso dei termini ha interessato l’annualità 2020.
Finanziamento S.r.l. da parte dei soci
La prassi del finanziamento dei soci a favore della propria società è assai diffusa in Italia, rappresentando una forma di sostegno finanziario alternativa all'aumento di capitale o al ricorso a prestiti bancari.
La raccolta del risparmio tra il pubblico, che è vietata ai soggetti diversi dalle banche e dagli altri intermediari finanziari autorizzati ed è sanzionata anche penalmente, trova eccezione per i finanziamenti dei soci alla propria società.
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