L'Organismo Congressuale Forense ha pubblicato sul proprio sito internet il "Documento per la ripresa della giustizia in Italia", in esecuzione del Manifesto dell'Avvocatura Italiana per l'effettività della tutela dei diritti e per la salvaguardia della Giurisdizione (Mozione 1 del XXXIV Congresso Nazionale, svoltosi in seduta straordinaria a Roma il 6.4.2019).
La condizione della macchina giudiziaria del nostro Paese, si legge nell'introduzione al documento, ha raggiunto uno dei livelli più critici della storia repubblicana.
Il sistema giudiziario italiano, già da decenni in grande difficoltà nel dare adeguata risposta alla domanda di Giustizia della società, dei cittadini e delle imprese, in questi ultimi mesi, oltre alle gravissime ripercussioni derivanti dall'adozione delle misure di profilassi per l'epidemia di "coronavirus", è stato colpito dalle accelerazioni di fenomeni degenerativi che ne stanno minando la credibilità già messa a dura prova dalla sua cronica e nota inefficienza.
La crisi e le problematiche che ne derivano appaiono interconnesse e stanno provocando, oltre ad una seria delegittimazione della funzione giurisdizionale, un inammissibile impoverimento delle tutele approntate dalla nostra Costituzione che, in particolare per le
ripercussioni nei confronti del sistema imprenditoriale italiano (tanto più in un periodo di crisi) e degli strati più deboli della nostra società, rischia di investire e mettere in discussione la credibilità e il senso più profondo della nostra Democrazia.
Si tratta di una situazione le cui ragioni sono ampiamente note e rispetto alla quale l'Avvocatura è ben consapevole delle difficoltà che si frappongono ad interventi sistematici di soluzione, ma che richiede di essere affrontata immediatamente e senza ulteriori indugi, con un vero e proprio "Piano straordinario per la Giustizia Italiana".
Oggi invece la nostra Giustizia è paralizzata, non accessibile e ostaggio di profonde distorsioni di sistema.
Il testo integrale del documento è disponibile qui.
Ricorso avverso avviso di accertamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
La sospensione di cui all'art. 67. D.L.n.18/2020, pari ad 85 giorni non può essere considerata operante, come confermato dalla stessa Agenzia delle entrate nella circolare 20.08.2020, n. 25, secondo cui "…può ritenersi ormai superata ….” in quanto lo stesso periodo (8 marzo - 31 maggio 2020) è ora ricompreso nel più ampio arco temporale in cui opera la proroga dei termini di decadenza disciplinata dall'articolo 157, D.L. n. 34/2020.
Ricorso avverso cartella di pagamento. Eccezione di decorso del termine decadenziale
Nell’interpretazione degli enti di riscossione, dalla lettura combinata della normativa emergenziale da Covid-19, con riferimento ai termini di prescrizione e decadenza, l’agente avrebbe la possibilità di procedere legittimamente alla notifica dei ruoli affidati beneficiando della proroga per tutti i carichi il cui decorso dei termini ha interessato l’annualità 2020.
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