Con il Provvedimento dell'Agenzia Entrate del 25 giugno 2021 viene completato il cosiddetto "pacchetto e-commerce", un insieme di disposizioni che prevedono un sistema europeo di assolvimento dell'Iva, centralizzato e digitale, che comprende, oltre ai servizi elettronici, di telecomunicazione e di teleradio-diffusione già rientranti nel regime MOSS, le cessioni a distanza intracomunitarie di beni, le vendite a distanza di merci importate da territori terzi o Paesi terzi, le cessioni domestiche di beni facilitate da piattaforme e le forniture di servizi da parte di soggetti passivi non stabiliti all'interno della Unione europea o da soggetti passivi stabiliti all'interno dell'Unione europea ma non nello Stato membro di consumo.
Dal 1° luglio, il regime semplificato di identificazione Iva dello sportello unico (MOSS) si amplia per includere anche le vendite a distanza e le prestazioni di servizi rese a consumatori finali UE.
In particolare, diventano operativi i due regimi Iva:
che rimangono opzionali per i soggetti passivi.
Le imprese italiane e straniere che vendono i loro prodotti nell'Ue a consumatori finali e/o assimilati, tramite l'uso di interfacce elettroniche proprie o di terzi, avranno il vantaggio di:
Entro il 12 luglio, gli operatori potranno inviare i propri contributi all'indirizzo email: dc.gci.internazionale@agenziaentrate.it. I contributi pervenuti saranno discussi nell'ambito di un webinar che si terrà indicativamente giovedì 22 luglio. Resta ferma la possibilità di inviare quesiti alla casella email ossitaly@agenziaentrate.it , che sostituisce, a partire dal 1° luglio, la casella mossitaly@agenziaentrate.it .
Alle persone fisiche che hanno investito somme nel capitale di startup innovative è riconosciuta una detrazione IRPEF pari al 30% della somma investita per un valore massimo di investimento pari a 1.000.000 euro annui. In alternativa, per gli investimenti effettuati dal 19.5.2020 e fino al terzo anno di iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese, è riconosciuta una detrazione IRPEF del 50% della somma investita per un valore massimo di investimento pari a 100.000 euro.
Nel dicembre 2023, il Consiglio nazionale dei commercialisti ha tradotto il documento "Small Business Sustainability Checklist", realizzato dall’IFAC (International Federation of Accountants) per aiutare le piccole imprese a massimizzare i vantaggi derivanti dall’inserimento della sostenibilità nella propria strategia aziendale.
La Checklist di IFAC elenca anche una serie di iniziative e azioni da considerare in termini di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) ed è stata progettata per essere adattata da ciascuna azienda alle proprie specifiche esigenze in base al settore industriale di riferimento, al ciclo di vita dei prodotti e ai servizi offerti.
Nel dicembre 2023, il Consiglio nazionale dei commercialisti ha tradotto il documento "Small Business Sustainability Checklist", realizzato dall’IFAC (International Federation of Accountants) per aiutare le piccole imprese a massimizzare i vantaggi derivanti dall’inserimento della sostenibilità nella propria strategia aziendale.
La Checklist di IFAC elenca anche una serie di iniziative e azioni da considerare in termini di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) ed è stata progettata per essere adattata da ciascuna azienda alle proprie specifiche esigenze in base al settore industriale di riferimento, al ciclo di vita dei prodotti e ai servizi offerti.
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